Conferenze anno 2024-2025
“Il percorso dei Bianchi”
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Giornate di studio
9 -10 aprile 2016
L’Associazione “Amici del Museo” di Poggio Mirteto nell’ambito della valorizzazione dei Beni Culturali della Sabina, realizzerà due giornate dal titolo “Il percorso dei Bianchi. Giornate di studio per la promozione di un percorso Turistico-Culturale Umbro-Sabino sulle orme dei Bianchi, pellegrini diretti a Roma per il Giubileo del 1400”.
In breve
Il progetto si propone di istituire un nuovo percorso culturale e di fede che tocchi paesi e città dove sono presenti testimonianze legate “Bianchi”.
Il Progetto è pensato in due momenti: una prima Fase di sensibilizzazione degli attori coinvolti (enti Pubblici e Privati) circa la possibilità di creazione di un nuovo percorso, una seconda fase di realizzazione del progetto.
Chi sono i Bianchi del 1399
Poco più di 600 anni fa, decine di migliaia di uomini, donne e bambini percorsero l’Italia da nord a sud al grido di “Pace e misericordia” lungo un itinerario che toccò anche la Sabina. Era il movimento religioso dei “Bianchi”, con caratteristiche di spontaneità pressoché uniche nella storia, che scomparve nel breve giro di un anno a Roma durante il Giubileo del 1400, con la stessa velocità con cui era nato. Questo movimento era aperto a tutti senza distinzione di sesso, età, ruolo, e condizione sociale e nel giro di pochi mesi durante l’estate 1399 si diffuse per tutta l’Italia centro settentrionale con una richiesta sincera di “misericordia e pace”. Il fervore dei devoti ed il successo dell’iniziativa è tale che, laddove i Bianchi portano il loro messaggio, essi riescono anche ad ottenere risultati concreti sul piano sociale: cessazione di conflitti locali, riconciliazioni fra fazioni avverse, liberazione di prigionieri, remissione di debiti, sospensione di condanne e di pene. I Bianchi per primi, aderendo alla devozione, mettono in pratica la misericordia verso i loro simili e riescono ad ottenere, soprattutto laddove non c’è speranza di giustizia, almeno la misericordia umana. Allo stesso tempo, invocano su di sé la misericordia divina.All’origine del movimento ci furono apparizioni miracolose, la “Leggenda dei tre pani” in Scozia o in Provenza, poi, lungo il percorso, il “Miracolo di Madonna dell’Oliva” ad Assisi. Nelle città dove il movimento arrivò il passaggio è testimoniato dalle cronache, dalle laudi e soprattutto da affreschi nelle chiese di varie località, tra le quali, nel reatino Leonessa, Rieti, Montebuono e Poggio Mirteto, mentre, nell’Umbria Assisi, Vallo di Nera, Terni, Orvieto. Il successo deflagrante del movimento, che ottiene immediata e grande risonanza sia in Italia che in Europa, induce Papa Bonifacio IX ad indire un giubileo straordinario alla fine del 1399. A quel punto il moto, che dapprima si propagava per staffetta in ogni direzione, senza una meta precisa, diviene un vero e proprio pellegrinaggio giubilare in direzione di Roma.
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