Sabato 25 febbraio 2017
“Il poeta e il fucile”- Le scelte degli scrittori di fronte alla Grande Guerra
Relatore: Marco Testi – critico letterario e storico della letteratura.
“Mai gli scrittori hanno avuto posizioni tanto differenti allo scoppio della Grande Guerra. E non si è trattato di nazionalità. In ogni patria c’è stato chi si è sentito finalmente a casa sua in trincea, Ungaretti ad esempio, o Junger, o chi ha visto la guerra come un evento senza senso e senza pietà, come Igino Giordani o Remarque, o chi semplicemente, come Serra o Slataper, ha accettato il fatto compiuto. Ogni accenno di un poeta o di un narratore alla sua vita da guerriero lascia trapelare una differente presa di coscienza di un qualcosa che ha comunque cambiato la visione dell’uomo e della storia. La guerra narrata dagli scrittori riserva delle sorprese. In fondo resta un evento umano”.