Conferenze anno 2024-2025
Il 22 aprile l’archeotrekking a San Valentino
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La visita alle ville romane di S. Valentino (i Bagni di Lucilla e i Casoni), organizzata per domenica 25 febbraio e rimandata per il maltempo, si farà il 22 aprile. L’appuntamento è sempre alle 9 di mattina nella piazzetta di San Valentino. I due contesti archeologici testimoniano l’occupazione romana del territorio, soprattutto attraverso la costruzione di insediamenti privati (ville) di produzione e d’ozio. La nostra area, vicina al mercato romano, a diverse vie di trasporto, tra cui il Tevere era la principale, ed alle rotte di transumanza, fu caratterizzata dall’edificazione di molti di questi centri.
Villa cosiddetta BAGNI DI LUCILLA (S. Valentino, Poggio Mirteto):
La fase monumentale della villa, che copriva un’estensione di circa m 130×150, dovrebbe risalire alla seconda metà del I sec. a.C. Sembra che sia stata abitata senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri, con evoluzione nel casale ancora in uso. L’edificio era articolato su due terrazze: di quella inferiore sono attualmente visibili tratti dei tre lati, in parte ribaltati (in opera reticolata piuttosto regolare con contrafforti in bozze parallelepipede di calcare); del terrazzo superiore si conserva un sistema di criptoportici con annessi impianti di canalizzazione delle acque. La residenza dovette essere oggetto di interventi costruttivi nel corso del II sec. d.C., come attestato dalla presenza di una fornitura di laterizi prodotti nel 123 d.C. a Statonia (Bomarzo) nelle figlinae (fabbriche di laterizi) di proprietà di Domitia Lucilla Minor, madre di Marco Aurelio: dalla lettura dei bolli laterizi appartenenti a questa produzione è derivata la denominazione del sito “Bagni di Lucilla”.
Villa cosiddetta I CASONI ( territorio di Montopoli in Sabina)
La villa dovrebbe risalire al II-I sec. a.C., ma in assenza di dati di scavo o di rinvenimento di materiali ceramici non si hanno informazioni puntuali sulla cronologia dell’impianto. Anche in questo caso l’edificio si articolava su due terrazze. La superiore ospitava il nucleo abitativo principale, con una serie di ambienti disposti intorno all’atrium centrale. Il muro di contenimento del terrazzo superiore è realizzato in opera quadrata.
La terrazza inferiore ospitava il giardino della villa con una piscina al centro. Il muro di contenimento della terrazza superiore venne rinforzato con la costruzione di un terrapieno sostenuto da speroni in muratura retrostante al criptoportico che sul lato esterno presentava una quinta scenografica in opera reticolata, con nicchie, rivolta al giardino. Dalla villa si godono amplissimi panorami verso la valle del Tevere.
(Testi e foto dalla pagina Facebook di Renata Cicone)
Prenotazione obbligatoria
museoercolenardi@libero.it
In caso di maltempo l’iniziativa sarà rimandata a DATA DA DESTINARSI